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"Il cristianesimo non è morale di buoni sentimenti"

“Lo specifico della fede cristiana non è avere buoni sentimenti e neppure un codice di comportamento, ma è la vita della grazia” ed “il cristiano è colui che sente l’attrattiva di Gesù perché rivela il volto di Dio, e di questo fascino vive nonostante fatiche e cadute”.

Ai cristiani, quindi, il cardinale ricorda di “nutrire l’anima”, di “mettersi alla scuola di Gesù” con gli strumenti della Parola di Dio e del magistero della Chiesa, senza dimenticare che “la fede non può mai essere confinata nella sfera del privato: coinvolge l’intera persona e quindi anche la sua dimensione pubblica e sociale”.

“Nonostante il secolarismo che vorrebbe indurre a vivere senza Dio”, si avverte nella società di oggi una “diffusa e a volte confusa esigenza di spiritualità”, che “esprime un rinnovato bisogno di interiorità di punti di riferimento per ritrovare se stessi e la strada del vivere”, afferma il presidente della Cei.

Per Bagnasco, infatti, fenomeni come “l’occultismo e la superstizione, la suggestione delle filosofie orientali, la ricerca di spiritualita’ esoteriche, le diverse forme di New Age” sono “a loro modo segni di una ricerca”, una “diffusa esigenza di spiritualità che esprime anche il bisogno di un’educazione integrale”, perché “se la persona non si educa nella sua completezza di anima e di corpo, non si ha personalità adulta”.

Fonte: www.rainews24.rai.it

December 3, 2009 - Posted by | Uncategorized |

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